Emergenza COVID-19: le opportunità per l’ASEAN

Smart working ASEAN
0

Nonostante la gravità della crisi, si aprono scenari interessanti

Anche nei Paesi del Sud-Est asiatico l’epidemia di coronavirus sta avendo un impatto significativo: diverse aree sono in isolamento, i grandi eventi sono stati annullati o rinviati, le strutture mediche sono in difficoltà e il sistema economico ne sta risentendo. Tuttavia, la grave emergenza sanitaria ed economica che i Paesi ASEAN stanno affrontando sta aprendo nuovi scenari, che potrebbero recare alcuni benefici nel lungo termine.

Le aziende stanno iniziando a diversificare le loro catene produttive, spostando investimenti e capitali dalla Cina verso i Paesi del Sud-Est asiatico. Anche prima della pandemia, tensioni politiche come la guerra commerciale tra Washington e Pechino, stavano spingendo le grandi compagnie a dirottare le catene di produzione dalla Cina a Paesi terzi, ma l’emergenza sanitaria ha finito per accelerare questo trend. Nel tentativo di diversificare la produzione infatti, grandi aziende come Google e Microsoft trasferiranno le attività di fabbricazione di nuovi telefoni, computer e altri dispositivi dalla Cina a Vietnam e Thailandia. Altri giganti come Sony e Nokia investiranno in Indonesia, mentre Samsung sta puntando sul Vietnam. Questi esempi non solo dimostrano l’intenzione delle grandi aziende di evitare la dipendenza dalla Cina e scommettere sulle economie del Sud-Est asiatico, ma rivelano anche una grande opportunità per la regione di sviluppare maggiori competenze nel settore della produzione tecnologica.

La crisi sanitaria, che obbliga i Paesi a imporre misure di distanziamento sociale, sta anche trasformando il mondo del lavoro. Sta cambiando infatti anche la mentalità imprenditoriale, che si sta adattando al contesto di crisi e sta sfruttando la tecnologia per affrontare le limitazioni ai movimenti e il distanziamento sociale. Aziende come CoXplore o AngkorHub, specializzate in co-working e piattaforme di smart-working, stanno crescendo in maniera significativa negli ultimi mesi, evidenziando un trend che potrebbe sopravvivere alla crisi. Specialmente nel Sud-Est asiatico, regione densamente popolata, queste start-up hanno il potenziale per trasformare l’approccio al lavoro e numerose aziende sono pronte a investire in questa direzione, anche dopo l’emergenza.

L’isolamento di migliaia di persone, inoltre, sta offrendo grandi occasioni al crescente settore del ride-hailing nel Sud-Est asiatico. Aziende come Grab e Gojek stanno intensificando le proprie attività nei Paesi ASEAN, con l’obiettivo di fornire servizi di consegna a domicilio a più persone possibile durante l’emergenza. Altri settori, come quello della vendita di prodotti alimentari online, stanno crescendo nella regione, aprendo nuovi scenari non solo per le aziende, ma anche per i lavoratori.

Ancora una volta dunque un momento di crisi sta offrendo opportunità e dando vita a nuove tendenze economiche e sociali. Nonostante il contesto di grande tensione, la crisi del sistema sta avviando trasformazioni che porteranno benefici nel lungo termine. Sarà interessante continuare a seguire l’evoluzione della situazione per identificare nuovi trend e capire che volto avrà la regione del Sud-Est asiatico dopo questa epocale crisi sanitaria ed economica.

Article edited by Tullio Ambrosone

Recently active members
Foto del profilo di Alessio
Foto del profilo di Monika
Foto del profilo di Gabriel
Foto del profilo di Lorenzo
Foto del profilo di Alessandro
Foto del profilo di Cristina
Foto del profilo di Rocco
Foto del profilo di Clara Lomonaco
Foto del profilo di Redazione
Foto del profilo di Davide Gugliuzza
Foto del profilo di Anna Affranio
Foto del profilo di Ilaria Canali
Foto del profilo di Nicolò
Foto del profilo di Angelo Cangero
Foto del profilo di Lorenzo Farrugio
Who is online
There are no users currently online
Members