Come migliorare ancora l’ASEAN

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Il blocco del Sud-Est asiatico ha già tanti punti di forza, ma anche le potenzialità per rinsaldare ulteriormente il suo funzionamento e il suo ruolo

Editoriale a cura di Lorenzo Lamperti

L’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico svolge un ruolo fondamentale a livello regionale e globale. Ma ci sono ancora dei margini di miglioramento per rendere l’ASEAN sempre più integrato ed efficace su tutti i livelli. In che modo? Riuscendo a integrare e coinvolgere nei processi decisionali e organizzativi i vari organismi collaterali che possono contribuire a portare una guida strategica e intellettuale alle azioni del blocco. Un caso positivo è quello del Consiglio per la cooperazione in materia di sicurezza nell’Asia del Pacifico (CSCAP), un’organizzazione regionale creata nel 1993. Si tratta di un meccanismo informale che comprende i centri di studi strategici degli Stati membri dell’ASEAN e dei 17 Stati non-ASEAN del Forum Regionale ASEAN (ARF), permettendo dunque a intellettuali, studiosi e politici di scambiarsi informazioni e opinioni sul futuro della regione. In un editoriale pubblicato nei giorni scorsi, il The Diplomat mette in fila una serie di esempi dove invece si può fare di più e che vale la pena citare. Secondo l’autore, Teh Pi Li, vi è uno scarso coordinamento tra i think tank nazionali, i ministeri e le istituzioni ASEAN, con la maggior parte degli istituti di ricerca si occupano per lo più di questioni di sicurezza nazionale e le questiono sociali o culturali regionali non rappresentano una priorità. “In senso più ampio, l’ASEAN non ha chiarito come gli studiosi o gli stakeholder possano essere coinvolti nei meccanismi a guida ASEAN menzionati nell’ASEAN Outlook on the Indo-Pacific (AOIP), attraverso i quali l’ASEAN spera di coinvolgere gli stakeholder delle regioni dell’Asia-Pacifico e dell’Oceano Indiano”, si legge sul The Diplomat, secondo cui “mancano meccanismi formali attraverso i quali le parti interessate possano scambiare idee e informazioni”. Viene poi menzionato il fronte economico, con i collegamenti tra i diversi consigli commerciali dell’ASEAN e quelli dei partner esterni del blocco che necessitano di un grande rafforzamento. L’ASEAN si vede come una “comunità” e lo è già sotto tanti punti di vista. Ma per navigare le movimentate acque del presente, serve forse rafforzare ulteriormente una nave già salda ma che può diventare ancora più sicura nel suo procedere verso il futuro.

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