Dong Nai, un hub manifatturiero nel sud del Vietnam

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La ripartenza del Vietnam parte dagli investimenti esteri. Ecco come una delle province meridionali sta attirando l’interesse degli investitori e le risorse di Hanoi per spingere l’economia nazionale in un contesto globale

Un hub manifatturiero a vocazione sempre più internazionale si sta espandendo in Vietnam. Si tratta della provincia meridionale di Dong Nai, area a vocazione industriale localizzata a soli 100 km dal centro di Ho Chi Minh City, il principale centro urbano del sud. Un Guangdong in versione vietnamita che sta attirando tanto i fondi governativi per lo sviluppo economico quanto l’interesse degli investitori esteri.

Le riforme

La Strategia di sviluppo quinquennale di Dong Nai 2020-2025 ha posto le basi per accelerare lo spirito imprenditoriale della provincia: nel piano si prevede di puntare, tra una serie di obiettivi precisi, sull’attrazione degli investimenti esteri per innovare ed espandere le forze produttive del territorio. Tra le riforme adottate dal governo locale rientrano lo snellimento delle procedure burocratiche e una tassazione ridotta per i nuovi investitori. Ma non solo: in tutto il paese non è prevista una soglia minima di investimento per avviare un’attività, purché l’investitore sappia garantire di avere risorse sufficienti affinché l’impresa rimanga economicamente sostenibile.

Nell’area sono già presenti alcune realtà internazionali come Nestlé, che ha localizzato qui la sua più grande fabbrica nel paese per la produzione di caffè. Ma i settori di investimento sono i più vari. Le opportunità vanno dall’elettronica al tessile, dai farmaci all’industria ittica: una dinamicità favorita dalle agevolazioni per facilitare la cooperazione tra pubblico e privato, nonché tra imprese estere e società locali. Oltre alle zone industriali già presenti, il governo ha approvato e attivato la costruzione di nuovi parchi industriali nelle località di Xuân Lộc, Định Quán, Vĩnh Cửu, Thống Nhất, Tân Phú e Long Khánh. 

Perché Dong Nai?

La provincia meridionale del Vietnam non è solo l’epicentro delle riforme amministrative per facilitare l’ingresso di capitali e competenze dall’estero. La posizione geografica della provincia offre un facile punto d’appoggio sia per il mercato interno che per le rotte internazionali: nella zona sono presenti gli aeroporti di Long Thanh e Ho Chi Minh City, diversi collegamenti stradali (alcuni di nuova costruzione) ed è in corso la costruzione di due nuovi collegamenti ferroviari verso Ho Chi Minh City e la provincia costiera di Ba Ria-Vung Tau. Infine, il porto di Dong Nai è uno dei principali porti regionali del paese.

Le opportunità offerte dal governo vietnamita per attirare gli investimenti a Dong Nai rientrano in un contesto più ampio di trasferimento delle imprese offshore verso i paesi ASEAN, complici la crisi globale della supply chain, l’innalzamento dei costi operativi in Cina e le restrizioni Covid tutt’ora implementate dalla Repubblica Popolare. In questo momento storico Hanoi ha saputo negoziare il suo ingresso nei principali accordi per gli standard commerciali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMS) e rendersi parte attiva nell’evoluzione di una zona di libero scambio ASEAN. Diversi sono anche gli accordi di libero scambio bilaterali e multilaterali, come l’appena avviata Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP). Non ultimo, l’accordo commerciale e per la protezione degli investimenti firmato nel 2019 con l’Unione Europea eliminerà il 99% dei dazi sui beni scambiati e ridurrà le barriere normative all’ingresso dei rispettivi capitali e prodotti nei due mercati.

Un’economia in crescita

Secondo gli ultimi dati della Asian Development Bank (ADB) il Vietnam sarà il principale motore della crescita economica nel Sud-Est asiatico. Con un tasso di crescita del PIL che si aggirava intorno al +6,3% tra il 2010 e il 2019 e dopo lo stop della pandemia, ora l’economia sta ripartendo: la banca prevede che il PIL del Vietnam crescerà del +6,5% nel 2022 e del 6,7% nel 2023, più di tutti gli altri paesi della regione. 

Andando ad analizzare nel dettaglio i tassi di crescita segnalati dalle autorità vietnamite, l’area di Dong Nai si conferma tra quelle più performanti, con una crescita degli investimenti diretti esteri del +7,8% nel primo quadrimestre del 2021 rispetto al 2021, per un valore di 4,42 miliardi di dollari Usa. Il 59,5% è stato destinato all’industria manifatturiera, mentre il 30,3% si è focalizzato sul settore immobiliare.

In un incontro organizzato da Dezan Shira & Associates sulle opportunità d’investimento a Dong Nai è stato evidenziato, inoltre, come la zona di Dong Nai sia oggi il quarto polo d’investimento del Vietnam – un trend in costante crescita che sta attirando soprattutto i capitali delle imprese  di tutto il mondo. Tra queste, spiccano i nomi di grandi società di Taiwan, Giappone e Corea del Sud.

Più investimenti, migliori investimenti

I passi avanti nella gestione della sostenibilità d’impresa in termini ambientali, sociali e amministrativi (Environment, society and governance – ESG) da parte di Hanoi stanno permettendo al Vietnam di allinearsi agli standard globali, adeguandosi alle richieste dei mercati che guardano al ranking ESG. 

Le ultime direttive sul lavoro, definite da una circolare di dicembre 2021, incrementano le tutele all’interno delle aziende laddove, in passato, permanevano le zone grigie che rischiano di minare l’immagine dell’impresa. La settimana non deve superare le 72 ore e non è possibile superare le 12 ore lavorative al giorno. Viene previsto almeno un giorno di riposo, con un minimo di quattro giorni liberi ogni mese. I datori di lavoro hanno ora l’obbligo della massima trasparenza circa orari, compensi e inquadramento contrattuale.

Anche nel quadro della tutela degli ecosistemi sono aumentati gli obblighi per le aziende. Le ultime direttive vanno a implementare gli obiettivi della nuova legge per la protezione ambientale del 2020, che comprende gli standard da applicare all’industria, come il trattamento delle acque di scarico e la gestione dei rifiuti plastici.

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