La risposta dell’ASEAN all’emergenza COVID-19

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Dopo una reazione iniziale tardiva, l'ASEAN ha adottato un approccio multilaterale efficace alla lotta contro il virus

Data la vicinanza geografica e le intense relazioni economiche con la Cina, i Paesi ASEAN hanno presto confermato i primi casi di coronavirus. All’inizio della pandemia, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico ha ricevuto critiche a livello internazionali per la lenta risposta e poca cooperazione nella gestione della crisi. Tuttavia, negli ultimi mesi, l’ASEAN ha efficacemente contribuito a contenere l’epidemia dimostrando solidarietà regionale e rafforzando la cooperazione internazionale.

 

L’organizzazione, di natura intergovernativa, ha adottato misure comuni significative, dando prova di unità in un momento di grande crisi. Attraverso diverse videoconferenze tenute con il Consiglio dell’ASEAN, i Paesi membri hanno scambiato informazioni sulle misure di contenimento e mitigazione del virus. Nel quadro degli obiettivi dichiarati nell’ASEAN Post-2015 Health Development Agenda, il Centro operativo ha fornito una piattaforma per aggiornamenti quotidiani e informazioni su misure di prevenzione; inoltre, l’ASEAN BioDiaspora Regional Virtual Centre ha fornito rapporti sui rischi a tutti i Paesi, attraverso l’analisi di dati statistici. Gli Stati membri dell’ASEAN hanno poi mostrato solidarietà per quanto riguarda le attività di laboratorio e le esigenze di assistenza medica: Vietnam e Brunei hanno offerto sostegno sotto forma di attrezzature mediche a Laos e Cambogia. Il 9 aprile l’ASEAN ha istituito una riserva regionale di forniture mediche e un fondo COVID-19, per sostenere le esigenze degli Stati membri e consentire una risposta rapida all’emergenza sanitaria. Tutti questi accordi regionali hanno garantito una risposta positiva all’epidemia di COVID-19, come dimostra il basso numero di casi nella maggior parte dei 10 Stati membri dell’ASEAN.

 

Oltre a tali sforzi, i membri dell’ASEAN sono riusciti a contenere la pandemia attraverso la cooperazione con Paesi esteri e istituzioni internazionali. Il 10 marzo i ministri dell’ASEAN hanno tenuto una videoconferenza con l’Unione Europea per discutere le misure da adottare immediatamente per i rischi sulla salute pubblica, e a più lungo termine per quanto riguarda le preoccupazioni socio-economiche causate dal virus. Il 14 aprile si è tenuto un video summit tra i 10 membri dell’ASEAN e  Cina, Giappone e Corea del Sud, per rafforzare la cooperazione, lo scambio di informazioni, gli aggiornamenti sui trattamenti clinici, le misure di prevenzione e l’approvvigionamento di forniture mediche tra i Paesi. Il 30 aprile, infine, è seguita un’altra videoconferenza tra i Ministri della Salute dell’ASEAN e degli Stati Uniti, che ha ribadito l’importanza della cooperazione internazionale per combattere efficacemente la pandemia.

 

Articolo a cura di Elena Colonna

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