Il Presidente francese in Vietnam, Indonesia e Singapore per rafforzare i legami commerciali e diplomatici con l’area ASEAN
Di Emanuele Ballestracci
Da diversi anni ormai, nell’Unione Europea e tra i suoi Stati membri si è progressivamente diffusa la consapevolezza dell’importanza strategica dell’Indo-Pacifico. Questo crescente interesse ha seguito in parte l’esempio degli Stati Uniti, in particolare a partire dal “pivot to Asia” promosso dall’amministrazione Obama. In Europa, i dibattiti sulla regione indo-pacifica hanno cominciato a tradursi in documenti strategici più concreti, culminati nell’adozione di strategie nazionali da parte di alcuni Paesi membri. La più rilevante è certamente quella dell’Unione Europea, alla quale si affiancano quelle di singoli Stati membri, tra cui Francia, Paesi Bassi, Germania, Repubblica Ceca e persino la Lituania. Anche in Italia è attualmente in discussione in Parlamento una strategia nazionale per l’Indo-Pacifico, nonostante l’interesse e la capacità di proiezione del Paese nella regione siano nettamente inferiori rispetto ad altre controparti europee. Tra queste spicca la Francia, come dimostra la tournée di questa settimana del Presidente Emmanuel Macron nel Sud-Est asiatico.
Lo stesso inquilino dell’Eliseo fu tra i principali promotori della Strategia francese per l’Indo-Pacifico, poi formalizzata nel 2018, volta a individuare gli interessi fondamentali di Parigi nella regione e a dotarsi di strumenti concreti, sia nel breve che nel lungo termine, per perseguirli. Ciò testimonia la crescente consapevolezza occidentale del progressivo spostamento del baricentro economico e geopolitico globale verso l’Asia. La Francia, tra l’altro, è l’unico Paese europeo a detenere ancora territori nella regione indo-pacifica, tra cui la Nuova Caledonia, la Polinesia Francese, La Riunione e Mayotte, che complessivamente ospitano circa 1,6 milioni di cittadini francesi. Il viaggio del presidente francese in Vietnam, Indonesia e Singapore mira quindi a ribadire la centralità assegnata alla regione, rafforzare i legami diplomatici e promuovere la presenza strategica francese, contribuendo al contempo all’attuazione della Strategia francese. Non si tratta di un’iniziativa isolata: la presidenza Macron è stata scandita da viaggi simili, tra cui quelli in Australia, India e La Réunion nel 2018, in Giappone nel 2019, nonché la partecipazione al vertice APEC del 2022.
La Strategia francese per l’Indo-Pacifico, adottata nel 2018, ha come obiettivo la protezione dei territori e degli interessi sovrani francesi nella regione, promuovendo un ordine internazionale fondato sul diritto e sul multilateralismo. Essa si basa su pilastri quali sicurezza, libertà di navigazione, cooperazione economica e ambientale, e rafforzamento delle partnership regionali. In questo quadro, la Francia ambisce a posizionarsi come potenza di equilibrio, attiva nella prevenzione delle crisi e nella promozione della stabilità regionale. Sono questi i concetti che ha espresso con chiarezza Macron durante la sua tappa in Vietnam. La volontà francese di proporsi, insieme all’Unione Europea, come partner affidabile risulta particolarmente rilevante nel contesto attuale, segnato da crescente instabilità internazionale, l’incertezza commerciale dettata dai dazi americani e dalla competizione strategica tra Stati Uniti e Cina. La partecipazione allo Shangri-La Dialogue a Singapore, principale vertice asiatico sulla sicurezza e la difesa, dà a Macron una ulteriore occasione di presentare Parigi e Bruxelles come attori credibili e stabili in un ordine globale sempre più incerto.
Inoltre, le visite presidenziali rappresentano un’opportunità per accelerare il processo di diversificazione delle catene globali del valore, in particolare attraverso collaborazioni in settori chiave come energia, trasporti, difesa e spazio. Soprattutto l’ambiente è un tema centrale, con la Francia che ospiterà tra poche settimane la conferenza UNOC sugli oceani a Nizza. Inoltre, il presidente Macron ha promosso i partenariati per una giusta transizione energetica (JETP), in base ai quali Paesi come Indonesia e Vietnam si sono impegnati verso la decarbonizzazione in cambio di investimenti e sostegno finanziario, anche da parte francese.
La tournée macroniana si inserisce quindi in un processo più ampio e ormai decennale di crescente impegno francese nella regione indo-pacifica, in cui Parigi si è distinta come l’attore europeo più determinato a difendere e promuovere i propri interessi strategici, ponendosi anche come portavoce dell’Unione Europea.