ASEAN epicentro di stabilità e crescita

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Pubblichiamo uno stralcio dei discorsi del Presidente indonesiano Joko Widodo durante il 43° summit ASEAN di Giacarta

Un proverbio indonesiano dice che un vicino è come un parente stretto, e un vicino stretto è più importante di un parente lontano. Sono dell’idea che il proverbio sia molto, molto pertinente per l’ASEAN, che 56 anni fa ha giurato la sua parentela con il nome della famiglia ASEAN. Come famiglia, a mio avviso, l’ASEAN rientra nella categoria delle famiglie armoniose, delle famiglie forti e delle famiglie di alto livello. L’ASEAN ha dimostrato di essere una regione pacifica, stabile e in crescita. Si stima che la crescita economica dell’ASEAN nel 2024 sarà la più alta al mondo, raggiungendo il 4,5% (anno su anno). L’ASEAN è anche la regione più attraente per gli investimenti diretti esteri (IDE). Entro il 2022, il 17% degli IDE sarà destinato all’ASEAN. Si tratta della percentuale più alta rispetto ad altre regioni in via di sviluppo. L’ASEAN gode anche di un bonus demografico, con la terza forza lavoro più grande al mondo e il 65% della sua popolazione ha il potenziale per diventare una classe media nel 2030. Dobbiamo plaudere a tutto ciò, perché tutto questo fa parte del capitale dell’ASEAN per raggiungere il suo obiettivo di diventare l’epicentro della crescita. Tuttavia, in una situazione globale turbolenta, l’ASEAN non dovrebbe procedere come al solito. L’ASEAN ha bisogno di una strategia straordinaria, una strategia tattica straordinaria. Abbiamo bisogno di una collaborazione più solida; non possiamo farcela da soli. Una forte cooperazione tra i Paesi, la comunità imprenditoriale e il pubblico della regione è importante per attuare la strategia tattica. Siamo tutti consapevoli della portata delle attuali sfide globali, la cui chiave principale per affrontarle è l’unità e la centralità dell’ASEAN. L’ASEAN deve essere in grado di lavorare di più, essere più unita, essere più coraggiosa e più agile. Oltre a ciò, l’ASEAN ha bisogno di un programma a lungo termine che sia pertinente e in linea con le aspettative della popolazione, non solo per i prossimi cinque anni, ma anche per i prossimi 20 anni, fino al 2045. L’ASEAN, in quanto parte della regione indo-pacifica, continua a lavorare sodo, sia utilizzando un approccio inclusivo attraverso la cooperazione del Segretariato dell’ASEAN con il Segretariato del Forum delle Isole del Pacifico (PIF) e dell’Associazione del Bacino dell’Oceano Indiano (IORA), sia un approccio economico e di sviluppo attraverso il Forum indo-pacifico dell’ASEAN (AIPF), in modo che l’ASEAN possa avere un impatto sui suoi cittadini e sul mondo. L’ASEAN, in quanto grande nave, ha anche una grande responsabilità nei confronti delle centinaia di milioni di persone che vi navigano insieme. E, anche se dobbiamo navigare nel bel mezzo di una tempesta, noi leader dell’ASEAN dobbiamo assicurarci che questa nave sia in grado di continuare a muoversi e a navigare. E dobbiamo essere i capitani delle nostre navi per concretizzare la pace, la stabilità e la prosperità condivisa.

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