In Myanmar ritornano i fantasmi del passato

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A due anni dal golpe, il Paese affronta anche un altro problema sulle sostanze stupefacenti

Il primo febbraio scorso una silenziosa protesta si è riversata sulle strade delle città birmane. I negozi sono stati chiusi e la popolazione si è ritirata in casa per lanciare un segnale alla giunta militare a due anni esatti da quel golpe che, nel 2021, costrinse Aung Sang Suu Kyi ai domiciliari mentre la giunta militare riprendeva il potere. Scene, purtroppo, familiari a questo Paese asiatico da decenni tormentato da attacchi alla sua democrazia. In questi due anni più di 3000 persone hanno perso la vita durante le proteste e le manifestazioni di dissenso contro la giunta militare, e più di un milione e mezzo di persone sono dovute fuggire dalle proprie case, inasprendo problemi endemici come insicurezza alimentare e abbandono scolastico fin dalla scuola primaria. 

La grave crisi politica in cui versa il Paese si va ad aggiungere ad una situazione economica sempre più precaria, iniziata con la pandemia da COVID-19 che ha colpito gravemente il Paese, dipendente dal turismo internazionale, e aggravatosi poi con la partenza di molte multinazionali da Yangon, il che ha contratto significativamente le opportunità lavorative e quindi economiche. Più recentemente, l`invasione russa dell’Ucraina, che ha causato un forte aumento dei prezzi dei fertilizzanti e dunque del costo della vita per una popolazione prevalentemente povera e rurale, ha fatto scivolare la situazione nel baratro. 

L’impoverimento delle condizioni economiche ha portato anche come conseguenza il Myanmar a riprendere ed aumentare la coltivazione di papaveri da oppio, di cui attualmente è il secondo produttore al mondo dopo l’Afghanistan.

Il cosiddetto “triangolo d’oro”, ovvero la regione dove si incontrano Laos, Myanmar e Thailandia, è storicamente un’ importante area di produzione di sostanze stupefacenti, in particolare eroina e metanfetamine. Decenni di instabilità politica hanno reso particolarmente porose le regioni di frontiera del Myanmar, trasformandole in un facile bersaglio per produttori e trafficanti di droga data la mancanza di controlli. La produzione e la vendita di oppio rappresentano di fatto una delle principali fonti di reddito per molte famiglie: il papavero cresce facilmente, e la sua coltivazione richiede uno sforzo minore rispetto ad altri prodotti. Tuttavia, il Paese negli ultimi anni, con il perdurare di una certa stabilità politica sotto la guida di Aung San Suu Kyi, si era gradualmente allontanato da questo imbarazzante fattore di reddito, tanto che nel 2020 si era raggiunto un minimo storico di aree coltivate. Ma secondo un recente rapporto dell’ UNDOC (Agenzia delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine), che ha utilizzato immagini satellitari per monitorare la superficie adibita a coltivazioni di oppio, è emersa l’evidenza  che nel 2022 la produzione di oppio è quasi raddoppiata rispetto al 2020: il cambio di rotta si è pertanto reso palese. 

L’aumento della produzione e delle aree coltivate si riscontra attraverso l’intero Paese, particolarmente nelle zone di confine con la Cina e la Thailandia, ma la svolta più pronunciata si è avuta nella regione di Shan, dove i dati raccolti hanno confermato uno sfruttamento del terreno per la coltivazione del papavero da oppio che arriva fino all’84% del territorio coltivato. 

Ma il caos e l’instabilità che scuotono il paese non aumentano solo il commercio di oppio: diversi raid condotti dall’esercito e dalla polizia del Myanmar negli ultimi anni hanno portato al sequestro di ingenti quantità di stupefacenti chimici come metanfetamine e metilfentanil, gran parte dei quali destinati all’esportazione nei paesi limitrofi. Già da anni infatti, il Paese era diventato celebre per la produzione della “yaba”, ovvero una droga sintetica contenente caffeina. A riprova che le operazioni illecite dei produttori locali oltre confine non sono state ostacolate dal COVID-19 o dai disordini post-golpe in Myanmar; piuttosto, come si è visto,  è vero il contrario.

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