La nuova era digitale per i giovani dell’ASEAN

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La pandemia di Covid-19 ha inaugurato l’inizio di una nuova era digitale per la Generazione Z del Sud-Est asiatico

I sociologi chiamano Generazione Z quella dei nati tra il 1997 e il 2012. È la prima della storia dell’umanità a non aver mai conosciuto un mondo senza le tecnologie di comunicazione di massa quali internet e gli smartphone. La loro profonda conoscenza e dimestichezza con la digital technology li rende ad oggi la generazione più esperta nella navigazione in rete, con il potenziale di portare una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro. Molti di questi giovani apprendono competenze di coding fin dall’età di dodici anni; altri guadagnano cifre considerevoli grazie alle nuove opportunità offerte dalla rete; arrivati all’età adulta, sperimentano nuovi corsi universitari e mestieri mai pensati prima. Si possono quindi considerare dei veri e propri pionieri del settore digitale.

I giovani abitanti dei Paesi ASEAN non fanno eccezione: utilizzando strumenti digitali per rimanere sempre in contatto tra di loro, essi sono più creativi, competenti e pronti a cogliere le opportunità del mondo. Un recente studio del World Economic Forum ha scoperto infatti che nonostante le difficoltà dovute alla scarsa connettività in alcune aree, la trasformazione digitale ha già creato una generazione esperta di tecnologia nel Sud-Est asiatico che sarà un fattore chiave per la crescita inclusiva e sostenibile dell’ASEAN. Lo stesso sondaggio, condotto in collaborazione con Sea, ha rilevato che i giovani della regione nella fascia di età compresa tra i 15 e i 25 anni si sono adattati alle restrizioni del blocco aumentando la loro presenza digitale, mentre i nuovi imprenditori hanno accelerato il passaggio all’e-commerce.                                                                         

Il Sud-Est asiatico oggi ospita 220 milioni di giovani, pari a circa un terzo della popolazione giovanile totale.Per osservare da vicino il potenziale di questo capitale umano, lo scorso 24 novembre si è svolto online il “ASEAN Youth and Community Dialogue Forum 2020”, avente come tema le politiche per lo sviluppo dei giovani, le nuove tendenze e le sfide che devono affrontare gli Stati membri dell’ASEAN. Ospite dell’evento, il Viceministro vietnamita degli affari interni Trần Anh Tuấn ha affermato che il suo Paese e gli altri membri dell’ASEAN puntano molto sui giovani per la costruzione e integrazione della comunità del Sud-Est asiatico. 

Proprio per quanto riguarda gli aspetti socio-culturali infatti, il recente rapporto “Culture Next” che l’azienda di streaming musicale Spotify ha realizzato per analizzare il ruolo dell’intrattenimento audio nel plasmare la cultura e il rapporto con il mercato dei giovani abitanti del Sud-Est asiatico, ha evidenziato conclusioni interessanti. Prendendo in esame 3.000 tra Gen Z e Millennial di Singapore, Malesia, Filippine, Indonesia e Thailandia, per analizzare il loro rapporto con marchi, contenuti web, tecnologia e cultura, il rapporto rappresenta un interessante spaccato delle generazioni che daranno forma all’ASEAN del futuro. Il sondaggio infatti mostra come le nuove identità non siano più definite solo dal luogo di nascita o dall’idioma, ma siano piuttosto formate dal complesso intreccio online tra passioni e interessi comuni: il 61% degli intervistati ha dichiarato di avere almeno un amico proveniente da un altro Paese; il 56% definisce sé stesso in base a chi sono gli amici che lo circondano, a cosa sono appassionati e quale moda seguono; il 78% crede che la musica li aiuti a entrare in contatto tra loro e con altre culture, quindi a creare una comunità transnazionale che superi i confini del proprio luogo di origine.

In conclusione, le nuove generazioni del Sud-Est asiatico appaiono piuttosto diverse rispetto a quelle precedenti. Grazie al contatto diretto con la rivoluzione digitale, la Generazione Z in ASEAN è dinamica e flessibile, pronta a cogliere le opportunità delle trasformazioni in corso e aperta a nuove forme di integrazione sovranazionale. Con oltre 200 milioni di giovani under 35, il Sud-Est asiatico si candida dunque a diventare un importante hub di innovazione in Asia e nel mondo. 

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