L’ASEAN e il vantaggio strategico delle terre rare

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Il Sud-Est asiatico è ricco di componenti necessari per la transizione energetica, tra cui nichel, rame e stagno. L’attenzione internazionale verso il settore è sempre più forte

Di Tommaso Magrini

Non solo la Cina. Anche il Sud-Est asiatico ha un grande vantaggio strategico dalla sua parte: il possesso di una grande quantità di terre rare e risorse minerarie. Si tratta di componenti necessari per la transizione energetica globale, tra cui nichel, rame e stagno, ma l’area ASEAN ha un elevato potenziale per produrne altri. Non solo. Le terre rare di cui è ricca la zona sono cruciali anche per la produzione di batterie per veicoli elettrici, una delle aree di contesa più sensibili del prossimo futuro.

Basti pensare a un dato. Nel 2022, le miniere dell’Indonesia hanno prodotto circa 1,6 milioni di tonnellate di nichel. Questa cifra fa dell’immenso arcipelago del Sud-Est asiatico il principale produttore di nichel dalle miniere di tutto il mondo. Tanto da rendere quelle risorse particolarmente ambite alle grandi potenze come Cina e Stati Uniti, che come dimostrato dal recente ricevimento del Presidente Joko Widodo alla Casa Bianca stanno provando a raggiungere un accordo di estrazione.

Si stima che le imprese cinesi abbiano investito qualcosa come circa 30 miliardi di dollari nella catena di approvvigionamento del nichel in Indonesia. Il tutto nel giro di un decennio. Nelle isole indonesiane di Sulawesi e Halmahera le aziende di Pechino hanno costruito raffinerie, fonderie, una nuova scuola di metallurgia e anche un museo del nichel. Per Giacarta sarebbe funzionale una diversificazione della fonte di investimenti e gli Stati Uniti hanno deciso di accorciare le distanze, ma secondo qualcuno potrebbe essere già tardi.

Nel tentativo di aumentare gli investimenti nel settore minerario, nell’ottobre 2021 i ministri minerari dell’ASEAN hanno adottato un Piano d’azione per la cooperazione mineraria dell’ASEAN per il periodo 2021-2025 (AMCAP-III). L’obiettivo è quello di “creare un settore minerario ASEAN vivace e competitivo per il benessere dei popoli ASEAN”. L’AMCAP-III stabilisce come i dieci Paesi dell’ASEAN lavoreranno insieme per costruire uno sviluppo minerario sostenibile, la promozione degli investimenti minerari e le capacità umane e istituzionali. L’AMCAP-III è stato attuato riconoscendo il ruolo fondamentale dei minerali di tutti i tipi nelle economie dell’ASEAN e nello sviluppo sostenibile, nonché nello stimolare e potenziare l’integrazione commerciale nell’ASEAN.

Come spiega un report del Lowy Institute, anche l’Australia è particolarmente interessat ad approfondire le relazioni in materia col Sud-Est asiatico. A metà del 2022 è stato lanciato un nuovo programma, Australia ASEAN Futures Initiative, il cui primo sottoprogramma è “Economic and Connectivity (ECON)”. Le aziende australiane sono il più grande investitore nell’esplorazione mineraria nel Sud-Est asiatico e nel Pacifico. Nel 2022, le società quotate all’ASX hanno speso circa 100 milioni di dollari per l’esplorazione di minerali, pari al 28% di tutti gli investimenti per l’esplorazione nella regione. Solo nel Sud-est asiatico, le società australiane hanno identificato riserve minerarie per un valore di 220 miliardi di dollari e hanno investito capitali per 2,6 miliardi di dollari nell’estrazione mineraria, secondo un’analisi basata sul database minerario di S&P Global.

Oltre alle iniziative di sviluppo ASEAN di lunga data, l’Australia sta attuando impegni di cooperazione allo sviluppo economico con l’Indonesia e altri Paesi del Sud-Est asiatico nell’ambito di due accordi commerciali e di investimento. Sia l’Indonesia-Australia Comprehensive Economic Partnership Agreement (IA-CEPA) che il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) contengono interi capitoli sulla “cooperazione economica” per contribuire a creare capacità per il commercio e gli investimenti.

Intanto Canada, Germania, Giappone, Corea, Stati Uniti e Cina stanno già aiutando l’ASEAN e i suoi Stati membri nell’attuazione del piano d’azione per i minerali e del sistema informativo, nonché nella costruzione di catene di approvvigionamento di minerali critici. Per il Sud-Est asiatico un’opportunità per mettere a frutto un importante vantaggio strategico.

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