Le tendenze demografiche nel Sud-Est asiatico

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La gestione delle sfide legate all’urbanizzazione, all’equità di genere e agli spostamenti migratori interni sarà cruciale per plasmare il futuro del Sud-Est asiatico

Di Walter Minutella

Nella regione vibrante e ricca di culture del Sud-Est asiatico, un luogo noto per le sue economie in rapida espansione, stanno emergendo sfide legate alla demografia. Mentre grandi potenze come Cina, Giappone e Corea del Sud sono alle prese con il preoccupante calo della popolazione, emerge un’interessante opportunità per il Sud-Est asiatico. La Cina, ad esempio, nel 2024 ha continuato la sua striscia negativa, con un tasso di mortalità che ha superato il tasso di natalità e una conseguente diminuzione della popolazione di oltre 2 milioni. Inoltre, la Cina si trova ad affrontare il problema di un’età media sempre più avanzata, simile a quella del Giappone, che è una delle più alte al mondo. Tuttavia, è importante concentrarsi anche sui paesi del Sud-Est asiatico, poiché svolgono un ruolo cruciale nel contesto della demografia globale. Mentre i giganti asiatici devono far fronte al calo dei tassi di natalità e all’invecchiamento della popolazione, un esame più attento delle tendenze demografiche nei paesi del Sud-Est Asiatico rivela una storia di crescita e trasformazione.

Dando uno sguardo attento all’ESCAP, la Commissione Economica e Sociale per l’Asia e il Pacifico, nonché una delle cinque commissioni economiche regionali che riportano al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, vediamo come, al contrario dei grandi paesi asiatici, il Sud-Est Asiatico stia sperimentando una grande impennata demografica.

Questo dato favorevole è principalmente il risultato di diversi elementi significativi che si stanno verificando in questa specifica regione. Questi fattori sono principalmente influenzati dalle strategie politiche legate allo sviluppo urbano, all’espansione economica e al miglioramento delle infrastrutture, i cui sforzi hanno facilitato notevoli progressi, tra cui l’attuale aspettativa di vita di 73,2 anni alla nascita, con proiezioni che indicano che salirà a quasi 78 entro il 2050.

I dati demografici evidenziano anche la favorevole età media della popolazione, che attualmente si attesta poco sopra i 29 anni. Se si considera il tasso di natalità superiore a 2, diventa evidente che la regione del Sud-Est Asiatico prevede una forte crescita demografica nei prossimi anni.

Ovviamente, la prospettiva regionale non si allinea perfettamente con tutti i paesi dell’ASEAN. All’interno dei panorami socioeconomici del Sud-Est asiatico, alcuni paesi stanno sperimentando un’importante crescita demografica, mentre alcuni vivono sfide simili alle nazioni orientali, il che aggiunge profondità e complessità alla narrazione complessiva. Questo fenomeno è strettamente legato a una serie di fattori che mettono in risalto le caratteristiche uniche di ogni singola nazione.

L’Indonesia, con la sua geografia espansiva e il ricco patrimonio culturale, sperimenta una continua crescita demografica. L’attuazione di iniziative di pianificazione familiare e la priorità data all’istruzione, in particolare nelle zone rurali, svolgono un ruolo fondamentale nel favorire un aumento del tasso di fertilità.

Le Filippine, con la loro ricca miscela di influenze culturali e condizioni economiche eterogenee, adottano sempre più politiche che favoriscono l’uguaglianza di genere e migliorano l’accesso ai servizi sanitari, generando così una crescita demografica rilevante. Questa combinazione unica di fattori contribuisce a mantenere un tasso di natalità notevole.

La Thailandia, che sta affrontando un rapido invecchiamento della popolazione, cerca di gestire questa transizione demografica attraverso politiche che mirano a sostenere le famiglie, con un particolare focus sull’equilibrio tra lavoro e vita familiare. 

La Malesia, invece, è alle prese con cambiamenti nelle dinamiche familiari e pressioni economiche, in parte a causa dell’accelerata urbanizzazione degli ultimi anni. Pertanto, le politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia sono cruciali per adattarsi a queste trasformazioni.

Tuttavia, nel contesto di queste dinamiche demografiche nella regione del Sud-Est asiatico, è cruciale notare il caso di Singapore e del Vietnam, costretti ad affrontare una sfida unica. 

Singapore, nonostante la sua storica politica di reclutamento di lavoratori stranieri per sostenere la crescita economica, si trova ad affrontare le complessità di un’inversione demografica. Secondo quanto comunicato dal governo, un quarto della popolazione di Singapore sarà over 65 entro il 2030. L’invecchiamento accelerato della popolazione definita “super-aged” e il declino del tasso di fertilità rappresentano una minaccia per il tessuto sociale ed economico di Singapore. Questo problema è ulteriormente accentuato dalla necessità di attrarre e trattenere personale sanitario come evidenziato dai recenti incentivi finanziari per gli infermieri, che di solito emigrano per cercare compensi maggiori.

Il Vietnam, noto per il suo rapido progresso economico, si distingue per miglioramenti nelle condizioni di vita e un crescente processo di urbanizzazione. Questi fattori, insieme a politiche che sostengono la pianificazione familiare e garantiscono un accesso equo all’istruzione, convergono per sostenere una crescita demografica in equilibrio. Tuttavia, nonostante le prospettive positive del Vietnam, si prevede che il numero di individui over 60 triplicherà prima del 2050. Con un tasso di natalità che è sceso da 6.5 alcuni decenni fa a 2 attualmente, il Vietnam potrebbe affrontare un notevole declino demografico, raggiungendo poco più di 70 milioni di abitanti entro il 2100, rispetto agli oltre 100 milioni attuali. Di conseguenza, il governo vietnamita sta attivamente intervenendo per sostenere economicamente le famiglie numerose, cercando di stimolare un aumento del tasso di natalità.

Analizzare approfonditamente le politiche demografiche, economiche e sociali di ciascun Paese è essenziale per comprendere appieno le ragioni di queste tendenze demografiche e anticiparne gli impatti futuri nella complessa regione del Sud-Est asiatico. Secondo gli esperti, le politiche di sostegno alle famiglie, l’accesso all’istruzione e le opportunità di lavoro influenzeranno significativamente la direzione demografica della regione. Inoltre, la gestione delle sfide legate all’urbanizzazione, all’equità di genere e agli spostamenti migratori interni sarà cruciale per plasmare il futuro del Sud-Est asiatico.

Si può pertanto evincere che il Sud-Est asiatico presenta una complessa varietà di scenari demografici, ciascuno con le proprie peculiarità. Monitorare attentamente queste dinamiche e comprendere il contesto socio-economico di ciascun Paese è essenziale per delineare con precisione il futuro demografico di questa regione che acquisisce sempre più importanza nello scenario globale e che attualmente sembra essere in pieno aumento con ottime prospettive future.

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