Una Giornata per essere Umili come il Suolo

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Articolo del Dr. Apichart Jongskul 

Nel dicembre del 2013 le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata Mondiale del Suolo. 

Coloro che hanno poca familiarità con il concetto di importanza del suolo, potrebbero chiedersi perché i Paesi del mondo siano impegnati in una giornata per riconoscere e celebrare una risorsa che sembra non scarseggiare al momento. 

Infatti, la questione riguarda più la qualità che la quantità. 

La velocità attuale di degradazione e di impoverimento del suolo potrebbe renderlo il nuovo oro nero. Sebbene la formazione del suolo avvenga in natura, il processo è così lento che il suolo potrebbe convertirsi in una risorsa non rinnovabile. Basta considerare che un centimetro di suolo impiega mille anni per formarsi, ma basta una forte pioggia a distruggerlo.  Dunque, non dovrebbe sorprendere il fatto che le Nazioni Unite abbiano lanciato l’allarme di una catastrofe imminente.  È probabile che entro il 2050 il 95% del prezioso suolo della Terra sia a rischio. In quella data, l’impatto della degradazione del suolo potrebbe avere già causato una perdita mondiale di 23.000 miliardi di dollari in termini di cibo, ecosistemi, servizi e profitti. Parliamo di cifre sbalorditive. 

Erosione del suolo nella Tanzania dei Masai 

Fonte: Università del Plymouth/Carey Marks sito web delle Nazioni Unite

Tuttavia, molti hanno ancora l’errata percezione che ci sia a disposizione una quantità infinita di terreno arabile, e soltanto pochi comprendono quanto esso sia prezioso. È vero che il terreno che calpestiamo fornisce il 95% del nostro cibo, ma l’importanza del suolo va ben oltre l’agricoltura. 

Il suolo è l’habitat di più di un quarto della biodiversità del pianeta. Ogni grammo di suolo contiene milioni di cellule di microbi e funghi, che lo rendono uno dei più complessi ecosistemi presenti in natura. Inoltre, il terreno ospita tantissimi altri organismi come gli insetti, che depongono e fanno schiudere le loro uova proprio al suo interno. 

  Fonte: Infografica della Banca Mondiale dal sito web del Forum Economico Mondiale

Un suolo sano è anche necessario per prevenire la carenza di acqua. La maggior parte dell’acqua del mondo – circa il 97% – si trova nel sottosuolo. Quest’acqua è il risultato dello scioglimento di neve e ghiaccio, e della pioggia che penetra nel terreno attraverso un processo in cui il suolo filtra le polveri, gli agenti chimici e altri contaminanti. Oggi, le falde acquifere permettono di fornire circa il 50% di acqua potabile destinata al consumo umano. Inoltre, l’acqua di falda rappresenta il 40% dell’acqua utilizzata per irrigare i terreni, e il 50% dell’acqua utilizzata per la popolazione urbana. 

Per di più, il suolo può contribuire alla difesa del pianeta dai cambiamenti climatici. Secondo una stima di qualche anno fa realizzata dall’Earth Institute della Columbia University, il suolo rimuove circa il 25% di emissioni da combustibili fossili nel mondo. 

Una migliore gestione del territorio e buone pratiche agricole possono accrescere la capacità dei terreni di trattenere il carbonio e aiutare a contrastare il riscaldamento globale. 

Senza dubbio, l’importanza che si dà al mantenimento e alla gestione della qualità del nostro suolo non è mai troppa. Il cibo, l’acqua potabile pulita, la biodiversità, e la vita stessa sulla Terra dipendono da esso. 

La Thailandia è un Paese con tanti tipi di suolo differenti, alcuni dei quali sono favorevoli all’agricoltura, mentre altri sono problematici in termini di qualità, stato fisico e composizione chimica, e conducono a un basso rendimento, perdite di raccolti e profitti non redditizi.                     

Centro Studi per lo Sviluppo di Pikun Thong, nella provincia di Narathawit, Thailandia;

istituito da Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej il Grande con l’obiettivo di fornire un modello nazionale agli agricoltori per migliorare la qualità del suolo.

Fonte: sito web Thailand Tourism Directory

Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej Il Grande, che ha dedicato il suo regno al miglioramento degli standard di vita dei thailandesi, e in particolare degli agricoltori, ha stabilito lo sviluppo agricolo e lo studio del suolo come delle reali priorità. Infatti, ha indirizzato le iniziative Reali verso la rivitalizzazione del suolo attraverso metodi naturali. Infine, grazie ad ampie ricerche e sperimentazioni nelle sedi Reali, sono state trovate soluzioni pratiche ed economicamente vantaggiose a diversi problemi relativi al suolo, come, ad esempio, i terreni sabbiosi, la laterite, i terreni erodibili, i suoli salini e acidi. Parliamo di soluzioni pensate per essere facilmente realizzate dagli agricoltori. 

 Erba del vetiver 

 Fonte: Dipartimento di Sviluppo del Territorio,

 sito web del Ministero dell’Agricoltura e delle Cooperative              

Una di queste pratiche consiste nell’utilizzare l’erba del vetiver, la quale si comporta come un giardino verticale, e impedisce l’erosione del suolo e ne mantiene l’idratazione. 

Nel 2009, Sua Maestà ha tenuto un discorso Reale nel quale ha spiegato il valore dei suoi studi sull’erba del vetiver durati 17 anni, in cui ha identificato i suoi molteplici benefici: 

“Alcune piante erbacee possono essere utili soltanto in alcuni luoghi. L’erba del vetiver, invece, si presenta molto utile in diverse zone rurali, non solo in aree pianeggianti ma anche in quelle montane. Il vetiver può crescere sia in strati del suolo profondi che in quelli superficiali. Le radici del vetiver possono penetrare fino a cinque o sei metri di profondità, caratteristica mai riscontrata nelle piante erbacee prima d’ora. In aggiunta, le radici del vetiver crescono soltanto verticalmente fino a cinque metri, ma senza espandersi orizzontalmente; dunque, non andrebbero a intaccare i raccolti vicini. Alcuni tipi di vetiver possono estendere le loro radici molto in profondità – per circa cinque o sei metri. Alcune radici raggiungono i sei metri di profondità. Altre piante erbacee, possono estendere le loro radici in profondità, ma al massimo per tre metri. Il lungo sistema radicale del vetiver copre la superficie del terreno e previene l’erosione del suolo. Il rivestimento di vetiver rende il suolo robusto e utilizzabile per qualsiasi cosa. Ad esempio, i terreni lungo l’argine della strada saranno protetti e non scivoleranno lungo i pendii delle colline. Si può osservare ciò sulla strada per Doi Tung. Inoltre, sarà possibile piantare alberi lungo i bordi della strada. Per di più, tali terreni hanno smesso di erodere, cosa che aveva danneggiato il terreno coltivabile in passato.” (fonte: “Soul of the Thai People: The Great Philosopher in Soils, Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej, Dipartimento di Sviluppo del Territorio, Ministero dell’Agricoltura e delle Cooperative, 2017).

Nel 1993, la Banca Mondiale ha conferito a Sua Maestà una scultura in bronzo a lui dedicata rappresentante una pianta di vetiver, insieme ad un premio di riconoscimento per “il traguardo tecnico e di sviluppo raggiunto nella promozione della vetiver technology a livello internazionale”. Nel 1996, grazie al suo ruolo di leader nella ricerca scientifica sul vetiver, la Thailandia è stata scelta per ospitare la prima Conferenza Internazionale sul Vetiver (ICV) in collaborazione con la Banca Mondiale e la FAO.  Successivamente, è stato istituito il Pacific Rim Vetiver Network, con la Thailandia a capo, affiancata dai 22 Paesi membri dell’Anello del Pacifico, con l’obiettivo di fare informazione sul Sistema del Vetiver. Ad oggi, i Paesi membri hanno realizzato più di 70.000 pubblicazioni, consultabili sul sito web gestito dall’Ufficio del Royal Development Projects Board.

Royal Development Projects Board

La FAO ha commemorato la Giornata Mondiale del Suolo per la prima volta il 5 dicembre 2012, giorno dell’ottantacinquesimo compleanno di Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej il Grande della Thailandia. Precedentemente, in quello stesso anno, a Sua Maestà era già stato conferito il primo premio Humanitarian Soil Scientist per la sua dedizione nella gestione del suolo come risorsa.  

Il premio era stato conferito a Sua Maestà il 16 aprile 2012 da Stephen Northcliff, presidente dell’Unione Internazionale delle Scienze del Suolo (IUSS). Dal 2002, soltanto dieci anni dopo, la IUSS ha ottenuto una giornata internazionale del suolo. 

Da quel momento in poi la Thailandia ha dimostrato concretamente la sua leadership nell’ambito della conservazione del suolo, anche attraverso il suo supporto alla FAO, la cui volontà è stata quella di accrescere la consapevolezza su questa tematica importante a livello globale, attraverso l’istituzione ufficiale della Giornata Mondiale del Suolo nel quadro della Global Soil Partnership. Nel giugno del 2013, durante la Conferenza della FAO, la Giornata Mondiale del Suolo è stata promossa all’unanimità, e sei mesi dopo, l’Ambasciata Generale delle Nazioni Unite ha stabilito il 5 dicembre 2014 come la prima, ufficiale, Giornata Mondiale del Suolo, che da allora si celebra ogni anno. 

Dal momento in cui è stata presentata, nel 2014, la Giornata Mondiale del Suolo è diventata una delle campagne di comunicazione della FAO più influenti, con centinaia di eventi in tutto il mondo e un impatto mediatico enorme. Lo slancio ottenuto è stato spettacolare, da una modesta fase iniziale di 42 eventi nel 2014 si è passati a ben 781 giornate in 125 Paesi nel 2021. Durante il periodo dedicato al tema è emerso l’hashtag #WorldSoilDay, che ha raggiunto 330 milioni di utenti ed è stato in tendenza il 5 dicembre. 

Fonte: sito web dell’Organizzazione del Cibo e dell’Agricoltura delle Nazioni Unite 

In relazione alla Giornata Mondiale del Suolo, la Thailandia sponsorizza ogni anno il Premio King Bhumibol World Soil Day per conferire un riconoscimento a individui o istituzioni che organizzano giornate dedicate al suolo di forte impatto. I destinatari di questi premi provengono da diverse parti del mondo, come Bangladesh, Costa Rica, India e Nigeria. 

Tuttavia, nonostante i notevoli sforzi di numerose organizzazioni, di scienziati, ambientalisti e di tutti coloro che cercano di accrescere la consapevolezza sull’importanza di un suolo sano, non siamo ancora fuori pericolo. Pratiche di agricoltura intensive, l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi, la deforestazione, l’attività industriale e la rapida urbanizzazione, continuano ad aggravare la perdita di suolo in quasi tutti i Paesi del mondo. 

Forse per fare dei passi avanti, dobbiamo mettere a punto il messaggio. È importante cambiare la mentalità delle persone e ciò può avvenire soltanto facendo informazione.

Ma comprendere il problema potrebbe non essere abbastanza per cambiare il modo di agire delle persone. Dovremmo pensare a come cambiare i loro cuori, il mondo in cui percepiscono il tema del suolo. 

Lo stesso Leopold, considerato da molti il padre dell’ecologia della fauna selvatica, ha affermato che “Abusiamo del suolo perché guardiamo ad esso come un bene che ci appartiene. Se iniziassimo a vedere la terra come una comunità a cui noi apparteniamo inizieremmo a trattarla con amore e rispetto.”

Sotto questo aspetto, credo che il 5 dicembre, il giorno della nascita dell’ormai defunto Re, abbia qualcosa di inestimabile da offrire. 

Quando il re era nato, Sua Maestà Re Prajadhipok aveva dato al nascituro il nome di “Bhumibol Adulyadej”, e aveva spiegato che le due parole significavano “Forza della Terra, Incomparabile e Ineguagliabile Potere”. Si racconta che a quel tempo la madre, la Principessa, aveva detto a Sua Maestà il re Bhumibol Adulyadej: “Di fatto, il tuo nome significa Forza della Terra perché voglio che tu stia sulla superficie del suolo.” Il re ha poi spiegato che sua madre probabilmente intendesse dire che augurava a Sua Maestà di essere umile e di lavorare per i suoi sudditi thailandesi. 

Fedele all’augurio di sua madre, Sua Maestà il Re Bhumibol Aduladej il Grande è diventato un esempio di umiltà. Durante le visite reali in campagna, il re spesso si inginocchiava o si sedeva a terra per ascoltare i problemi della sua gente, per ore e ore. Sono certo che mai si sia sentito infastidito da un po’ di terra sui suoi vestiti. 

Quest’anno, si sono tenute molte attività significative nell’ambito della Giornata Mondiale del Suolo, sia in Thailandia che in altri Paesi. Il 5 dicembre, il Ministero degli Interni, per la Giornata Mondiale del Suolo 2022, ha organizzato un evento in ogni provincia della Thailandia, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza collettiva sull’importanza del suolo nella salvaguardia dell’ambiente e nello sviluppo sostenibile, e per onorare il lavoro del Re Bhumibol Adulyadej Il Grande sulla gestione del suolo.  Il 15 dicembre, la Missione Permanente in Thailandia delle Nazioni Unite e la Missione Permanente in Namibia delle Nazioni Unite, in collaborazione con la FAO e la Convenzione delle Nazioni Unite per Combattere la Desertificazione, hanno organizzato una giornata del suolo anche a New York, per sensibilizzare le persone sull’importanza di mantenere degli ecosistemi sani attraverso un suolo sano, e riconoscere che gli agricoltori sono dei veri e propri “eroi del suolo”.

Di certo, ognuno di noi può giocare un ruolo significativo in questo ambito, e io credo che tutto abbia inizio col prendersi del tempo per capire e apprezzare l’importanza di suoli sani nelle nostre vite. In fin dei conti, spero vivamente che le persone prendano ispirazione dall’essenziale lavoro già svolto e che continuino a fare progressi al riguardo, in modo da poter moltiplicare gli sforzi globalmente e proteggere il nostro suolo per le future generazioni. 

                                                             * * * * *

Il Dr. Apichart Jongskul si è occupato di gestione del suolo e sviluppo del territorio per decenni e aveva precedentemente svolto l’incarico di Direttore Generale del Dipartimento dello Sviluppo Territoriale all’interno del Ministero dell’Agricoltura e delle Cooperative. Nel 2015, è diventato un referente della Fondazione Chaipattana – una fondazione istituita da Sua Maestà il Re Bhumibol Adulyadej il Grande che contribuisce allo sviluppo nazionale- e dal 2018 ricopre la posizione di Vicesegretario Aggiunto della fondazione. 

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