Un centro di aspirazioni condivise

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Pubblichiamo qui uno stralcio del discorso di insediamento di Tharman Shanmugaratnam, nuovo Presidente di Singapore

Ho dedicato la mia vita a servire Singapore, la nostra casa. Niente potrebbe essere più significativo per me. Il mio più grande privilegio è stato quello di lavorare attivamente sul campo, settimana dopo settimana, per più di due decenni. Ascoltare le speranze e le preoccupazioni delle persone, aiutarle a superare le difficoltà della vita e condividere le loro gioie. (…) Una società equa e inclusiva va ben oltre le politiche governative. Riguarda tutti noi. Riguarda il rispetto e l’amicizia che ci portiamo l’un l’altro. Indipendentemente dal nostro background e dai nostri risultati scolastici. Indipendentemente dalla razza, dalla religione o da qualsiasi altra differenza. E si tratta di sapere che se un gruppo del nostro popolo perde la speranza, tutti noi avremo meno speranza come singaporiani. Ora più che mai dobbiamo approfondire la nostra solidarietà come singaporiani, in modo da sollevarci a vicenda. (…) Le sfide che il nostro Paese deve affrontare aumenteranno. Siamo in un momento di transizione, sia a Singapore che a livello internazionale. Stiamo entrando in una nuova era, più difficile e più complessa. Il mondo è sempre più diviso e instabile. Le crisi globali – economiche, geopolitiche e ambientali – stanno scoppiando più spesso. Metteranno alla prova tutti i Paesi, soprattutto quelli più piccoli come Singapore. A casa nostra, a Singapore, stiamo diventando una democrazia con opinioni più diverse. Lo considero inevitabile e salutare, e l’ho detto più volte. Ma la nostra vera sfida come singaporiani è garantire che questa diversità di opinioni non ci porti a una società più divisa, come molte altre. Dobbiamo essere una democrazia con più spazio per le diverse opinioni e una società civile fiorente. Ma per essere fiduciosi nel nostro futuro, dobbiamo anche essere una società con un forte centro di aspirazioni condivise e di rispetto per tutti i cittadini.(…) Possiamo e dobbiamo rafforzare una cultura del rispetto per tutti i singaporiani negli anni a venire. Non dobbiamo mai diventare solo un altro piccolo Paese. Ho sventolato la bandiera di Singapore a livello internazionale per molti anni e lavorerò attivamente per rafforzare le partnership esistenti e costruirne di nuove. (…) Nei molti anni trascorsi al governo come ministro, sono rimasto fedele ai miei ideali di giustizia sociale e di inclusione e ho lavorato continuamente, anno dopo anno, per creare consenso su modi pratici e sostenibili per migliorare la vita dei lavoratori e dei cittadini comuni. Sebbene il Presidente sia distinto dal Governo e non faccia politica, non rinuncerò mai a questo scopo nella mia vita e all’indipendenza mentale nell’adempimento dei miei doveri. Passeremo attraverso alti e bassi. Ma siamo ancora un luogo unico, dove possiamo lavorare insieme per rendere il futuro migliore per tutti.

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